lunedì 9 gennaio 2017

SHERLOCK BBC / THE LYING DETECTIVE

↳Questo post potrebbe contenere SPOILERS.



Voi non avete idea del sollievo che ho provato quando verso la fine della sigla è apparso Written by Steven Moffat. Ho pensato "cazzo sì, zio Steven, ora si ragiona"; "ora quel genio sadico sistema tutto (dove per 'sistema tutto' si intende anche 'stravolge tutto, ma almeno ha un senso')". E infatti, come tante altre volte, così ha fatto. Avevo così bisogno dell'atmosfera intima e misteriosa, la firma di questo telefilm, che mi era mancata tantissimo nel primo episodio. Perché ancora una volta capisco quanto questo telefilm faccia parte di me e ancora una volta sono stata orgogliosa di vedere una recitazione superba, una scrittura dell'episodio straordinaria; il dipanarsi, finalmente, di scenari nuovi che hanno un senso. La redenzione di John Watson, che mi era sembrato pressappoco un cretino nella 4x01, avviene nel dolore di un uomo che prende forma in tutta la sua ingombrante tristezza: it's sad and it's beautiful, come insegna il Dottore. Non Watson, l'altro.
Ho guardato l'episodio stanotte, appena Netflix (TI AMO) l'ha caricato e quando è finito, il batticuore non ha smesso e ho dovuto penare un po' per addormentarmi. Forse è stato il momento più adatto, guardarlo di notte sotto le coperte; rendermi conto che c'è una scena che mi porterò sempre nel cuore, perché mi ha ricordato una storia che scrissi, anni fa. Una delle più importanti, nella mia vita. Questo episodio è diventato il mio preferito, forse scalciando leggermente A Scandal In Belgravia, ma ha veramente tutto quello che io considero perfetto per un episodio. Ha perdizione, incomprensione, orrore, mistero, dolore e sopra tutte le cose: l'amor che move il sole e l'altre stelle. Se poi Sherlock Holmes ammette che anche lui è un essere umano, io sono apposto così per i prossimi decenni, grazie.
Grazie infinitamente, zio Steven, per non avermi delusa.  Come sempre. 🙏

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