martedì 13 ottobre 2020

martedì 6 ottobre 2020

domenica 27 settembre 2020

mercoledì 23 settembre 2020

AUTORITRATTO

I personaggi che mi camminano in testa non hanno una loro voce e questo mi fa dubitare di me stessa come poche cose al mondo. Sono incompleti, insicuri, già perdonati. Disprezzano le pressioni del mondo (quindi della sottoscritta), scappano. A settembre la testa si fa piena di racconti, corpi con una storia che non riesco a raccontare...ma forse dovrei iniziare ad usare di meno l'avverbio 'mai', in relazione alle mie capacità. Stavo per scrivere 'non riesco a raccontare mai' ma mi sono ricordata che questo settembre è stato il primo vero mese dell'anno ad essere buono con me: ho scritto cose che avrei pensato di portarmi nella tomba, un giorno. Quindi meno 'mai'. A settembre duemilaventi ho finalmente tirato un sospiro di sollievo, dopo un anno di tachicardie anomale e labirinti mentali.


sabato 28 marzo 2020

DUE MOTIVI

Fare le tre del mattino per due motivi: il primo, è questo strano doloroso tempo che non mi fa addormentare serena. Il secondo è una lunga lettera, qualcuno direbbe d'amore, che parla di spiriti affini a uno spirito affine. Ho scritto fino alle tre del mattino, mossa unicamente dal primordiale e persistente bisogno di esprimermi e di essere ascoltata. Allora ho parlato delle cure meticolose che mettiamo nell'arte, dell'ostinata onestà che mandiamo per il mondo servendoci di essa, e di tutta quella disonestà che resiste e che cerco di rintracciare io, in tutti i tessuti delle mie origini. Poi ho scritto del conforto che mi danno i miei amici e se non avessi avuto finalmente troppo sonno, mi sarei messa a piangere. Questa lettera è stata inviata che mancavano dieci minuti alle tre, con un bacio sulle dita a sfiorare lo schermo.

giovedì 26 marzo 2020

TUTTO ANDRÀ

Ho scritto che quando tutto sarà finito ci passeremo a prendere gli uni gli altri. Ci tireremo fuori a vicenda da lunghe settimane di lontananza, chiusura e attacchi di panico e ce ne andremo da qualche parte fuori, a santificare anche in silenzio (non ci farà più paura) il miracoloso dono delle connessioni umane in tempi bui come in tempi di luce.