sabato 28 marzo 2020

DUE MOTIVI

Fare le tre del mattino per due motivi: il primo, è questo strano doloroso tempo che non mi fa addormentare serena. Il secondo è una lunga lettera, qualcuno direbbe d'amore, che parla di spiriti affini a uno spirito affine. Ho scritto fino alle tre del mattino, mossa unicamente dal primordiale e persistente bisogno di esprimermi e di essere ascoltata. Allora ho parlato delle cure meticolose che mettiamo nell'arte, dell'ostinata onestà che mandiamo per il mondo servendoci di essa, e di tutta quella disonestà che resiste e che cerco di rintracciare io, in tutti i tessuti delle mie origini. Poi ho scritto del conforto che mi danno i miei amici e se non avessi avuto finalmente troppo sonno, mi sarei messa a piangere. Questa lettera è stata inviata che mancavano dieci minuti alle tre, con un bacio sulle dita a sfiorare lo schermo.

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