AUTORITRATTO
I personaggi che mi camminano in testa non hanno una loro voce e questo mi fa dubitare di me stessa come poche cose al mondo. Sono incompleti, insicuri, già perdonati. Disprezzano le pressioni del mondo (quindi della sottoscritta), scappano. A settembre la testa si fa piena di racconti, corpi con una storia che non riesco a raccontare...ma forse dovrei iniziare ad usare di meno l'avverbio 'mai', in relazione alle mie capacità. Stavo per scrivere 'non riesco a raccontare mai' ma mi sono ricordata che questo settembre è stato il primo vero mese dell'anno ad essere buono con me: ho scritto cose che avrei pensato di portarmi nella tomba, un giorno. Quindi meno 'mai'. A settembre duemilaventi ho finalmente tirato un sospiro di sollievo, dopo un anno di tachicardie anomale e labirinti mentali.
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