MOLTO RUMORE PER...IL MOTIVO SBAGLIATO
Premessa: nel momento in cui scrivo non ho guardato ancora gli altri film nominati agli Oscars, perché purtroppo anche questa volta la sessione d'esame mi ha prosciugato la vita. Questo è un mio pensiero su La La Land che, vi avverto, presenta degli SPOILERS.
Io vi capisco quando dite che si sta facendo una caciara esagerata su questo film, credetemi che vi do ragione. E' stato ovunque negli ultimi tempi, se n'è parlato così tanto che persino i tizi dell'Academy si sono confusi e hanno fatto una epocale figura di merde. Ciò che vorrei farvi capire è che: 1) La La Land meritava eccome di essere tra i canditati agli Oscars. Di vincere non lo so: ribadisco che non ho ancora visto gli altri, ma leggo già di film di livello superiore quindi ci sta; 2) Siete stati tutti fregati, mandati fuori strada e lasciati sul ciglio del marciapiede con un'espressione molto confusa. Questo secondo il mio parere, eh, che è il parere di una che non ne capisce un cazzo. Ma provo a spiegarvi, semmai v'interessasse.
La La Land io l'ho trovato un film coraggioso, per il semplice motivo che alla fine della visione mi ha fatto partire per un trip assurdo dal quale non sono ancora tornata e infatti eccomi qui. L'ho trovato un film persino necessario per quanto atipico e no, non ho subito un colpo in testa: semplicemente non ho visto la loro storia d'amore come il punto principale dell'intero film. Più che altro essa è stata per me una delle chiavi per comprendere una lezione molto più necessaria da comprendere, soprattutto verso la fine: per quanto prendi dalla vita, tanto devi togliere. Potete benissimo partire con la visione che sia un inno a perseguire i propri sogni, questo film, e lo è, ma ciò che non vedete perché probabilmente vi rifiutate, è che perseguire i propri sogni è un sacrificio immenso quanto la vita. C'è l'altra faccia della luna, quella che non possiamo mai vedere contemporaneamente. Nessuno si vuol sentire dire che non si può avere tutto, questo da che il mondo è mondo. Siete stati mandati fuori strada dalla promessa di una storia d'amore e di dolciume a palate, ma ciò che vi siete rifiutati di capire è che inseguire i propri sogni significa essere degli egoisti. Ed è proprio qui che la loro storia d'amore diventa una chiave importantissima di lettura: puoi essere innamorato dell'altro quanto vuoi, ma i tuoi sogni sono più importanti. Perseguirli poi spetta a te, anche qui risiede il sacrificio. Mi dispiace ma io la vedo così. Mi è stato fatto notare quanto, dopo i cinque anni passati lontano, Mia e Sebastian, siano due persone diverse. Persone che non sono rimaste fedeli a se stesse e a entrambi. Lei va nel vecchio café dove lavorava, con tacchi e tubino, lui apre un locale più per ricconi che per mangiatori di pollo occasionali, ma che fai, non realizzi i tuoi sogni per paura di cambiare? Ovvio che cambi, è qui che risiede il dramma. L'hanno definito un sogno vuoto, un risultato superficiale alla fine, ma io credo che decidere di mostrare un po' di superficialità alla fine, significhi solo mostrare una delle tante sfaccettature del loro successo. Non è la cosa più importante per me: lei è la stessa quando si ritrova davanti a lui e in entrambi ci sarà sempre un pezzo dell'altro. Non credo al fatto che non ci sia stato nulla tra di loro: si sono supportati, hanno amato il modo in cui l'altro era così coraggiosamente disposto a sognare e si sono dati una spinta reciproca a realizzare il proprio sogno. A qualsiasi costo. Non so voi, ma io ci vedo parecchio amore in questo. Ovvio che pure io sono rimasta col cuore sanguinante alla fine, ma non è l'unica cosa che mi è rimasta di un film che non ti mostra ciò che vuoi vedere, ma ciò che hai bisogno di sapere. Non è un pretesto ad accontentarsi, eh, non voglio dire questo. Loro alla fine erano due persone realizzate in un modo tutto loro e poi chi lo dice, che le occasioni non ritornino per potersi di nuovo amare? Non sappiamo nulla.
Potreste definirlo, a ragione, un inno ai sognatori. Ma riguardatelo. Comprendete che dietro a un sogno raggiunto c'è tanto di quel sacrificio, tante di quelle perdite. Non è facile. La La Land non parla solo di una storia d'amore, quello è il contorno che puoi decidere di mangiare o meno ma hai sempre il secondo. E non vuol dire che se ami non puoi essere anche egoista. Potreste definirlo, sempre a ragione, una visione pessimistica delle cose. Avreste ragione in entrambi i casi: tutti vincono e tutti perdono.
Concordo con chi dice che il regista ci ha preso per il culo e ci ha illusi: è così. Non tutto è rose e fiori quando realizzi il sogno della tua vita. Mi dispiace ma è giunta l'ora di imparare questa nascosta, fondamentale lezione.
- THUMBS VERY UP
Nessun commento:
Posta un commento