martedì 6 giugno 2017

ANNE WITH AN 'E'




Vista l'ultima uscita assurda di Netflix che dal nulla ha cancellato Sense8, nel momento in cui sto scrivendo mi domando se Anne with an 'E' sia stato rinnovato. Anzi, lo sto sperando proprio. Hanno cancellato The Get Down, tra le altre incomprensibili scelte, ma si sono premurati di rinnovare 13 reasons why perché evidentemente ne avevamo tanto bisogno. Vabbè.

Finisco con questa premessa al vetriolo e inizio il mio commento su questa perla, che mi ha lasciata estasiata e col cuore pieno. Anna dai capelli rossi la conosciamo più o meno tutti: da qualche parte nella nostra infanzia c'è una ragazzina con i capelli rossi, una storia triste, e tantissimi fiori intorno. Fondamentalmente se tu parli di Anna dai capelli rossi, parli di una storia triste. E la gente si scoraggia, persino a pensarci. Confesso di aver esitato anch'io qualche tempo, prima di decidermi a guardare l'adattamento by Netflix, che mi aveva già convinta dal trailer. C'ho messo qualche tempo proprio perché l'idea di immedesimarmi in una storia triste, che comunque già conoscevo, non mi attirava tantissimo. Sbagliavo. Per metà, ma sbagliavo.
Ovvio che la storia di Anne Shirley (Cuthbert) è una storia triste, tristissima, ma ciò che nessuno -me compresa- sembra ricordare mai è che il potere dell'immaginazione e della fantasia è il nucleo della sua storia. E' ciò che la salva dal destino avverso, dalla tristezza e dal dolore. Tutto questo è stato catturato alla perfezione soprattutto grazie alla fotografia di una bellezza commovente, che inizia a lasciarti a bocca aperta già dalla sigla di apertura. Una delle più belle che abbia mai visto.
E alla fine sbagliavo ad esitare, questo l'ho capito. Ho capito pure che, in realtà, avevo un sacco bisogno di vederlo e che il desiderio fortissimo di avere i capelli rossi, dopo tutti questi anni, non è mai passato.
E quindi Netflix, vedi di pensarci veramente bene a tu sai cosa.